Roma, 7 dicembre 2021 (AgOnb) – Pubblicato su Science uno studio condotto dagli scienziati della Seoul National University che ha l’obiettivo di sviluppare degli elettro-recettori artificiali morbidi, ispirandosi ai meccanismi utilizzati dagli squali e dalle razze, capaci di rilevare le posizioni degli oggetti tramite la ricostruzione del campo elettrico generato dagli elementi circostanti. Il team, guidato da Ho-Young Kim e Jeong-Yun Sun, ha realizzato degli elettro-recettori che possono confrontare l’intensità dei campi elettrici generati dagli elementi presenti nell’ambiente circostante e ricostruire la loro posizione e distanza senza bisogno di contatto fisico. Indossando il recettore artificiale si possono acquisire informazioni su oggetti vicini tramite segnali uditivi. Le persone non vedenti o ipovedenti non riescono a percepire correttamente lo spazio e devono affidarsi al tatto per riconoscere gli oggetti, andando incontro a numerosi pericoli. L’utilizzo di sensori artificiali potrebbe migliorare le condizioni di vita di questi soggetti. Esaminando le modalità sensoriali che si sono evolute in alcuni animali, gli scienziati hanno realizzato questo elettro-recettore, chiamato SAER, capace di rilevare il campo elettrico che ha origine dalla carica statica dell’oggetto. Il dispositivo stabilisce le relazioni spaziali e determina la distanza dagli oggetti. Stando ai risultati, il sensore potrebbe aiutare le persone non vedenti o ipovedenti a riconoscere le posizioni degli oggetti circostanti senza stabilire contatti fisici potenzialmente pericolosi. “Il nostro dispositivo – concludono gli autori – può essere utilizzato per rilevare oggetti anche se si trovano oltre un isolante dielettrico. Questo elettrorecettore espande il modo in cui gli esseri umani possono percepire lo spazio fornendo una nuova modalità sensoriale che non si è evoluta nella nostra specie”. (AgOnb) Mmo 09:30