Roma, 9 dicembre 2021 (AgOnb) – Dall’artrite psoriasica non si può guarire, ma “grazie ai nuovi farmaci biotecnologici, la malattia si spegne al punto tale che il paziente, anche per un periodo di tempo molto lungo, può condurre una vita normale, o quasi”. Ad affermarlo all’AdnKronos Salute è stato Ennio Lubrano, professore ordinario di Reumatologia all’Università degli Studi del Molise, tra i protagonisti del 58° Congresso nazionale della Società italiana di reumatologia (Sir) appena concluso. L’esperto ha indicato l’upadacitinib tra i farmaci target appartenente alle cosiddette “small molecules”. Il medicinale presenta un meccanismo intracellulare in grado di bloccare le vie che di norma danno vita all’infiammazione. Il tutto al netto di un profilo di sicurezza molto elevato che permette di tenere sotto controllo ottimamente l’artrite periferica, la dattilite, l’entesite e il mal di schiena infiammatorio, ovvero i classici sintomi dell’artrite psoriasica. Lubrano ha spiegato che “se presi in tempo e assunti in maniera accurata e per un determinato periodo di tempo, questi farmaci biotecnologici migliorano notevolmente la qualità di vita e quindi consentono alle persone di vivere in maniera normale”. Ad oggi in Italia sono colpite dalla malattia circa 500mila persone, pari allo 0,4% della popolazione. (AgOnb) Des 11:00