Roma, 14 dicembre 2021 (AgOnb) – Risiede in un acino d’uva l’elisir di lunga vita. Più precisamente nei semi del frutto, da cui si ottiene un estratto che potrebbe essere in grado di uccidere ed eliminare in maniera selettiva le cellule senescenti, spalancando così la strada ad un futuro farmaco allunga-vita. A rendersi protagonista di questa potenziale pietra filosofale della medicina un gruppo di ricercatori cinesi, autori di uno studio sui topi pubblicato su ‘Nature Metabolism’. Sotto la lente d’ingrandimento degli scienziati dello Shanghai Institute of Nutrition and Health (Sinh) dell’Accademia cinese delle scienze è finita in particolare la procianidina C1, sostanza polifenolica che potrebbe ritardare, alleviare o prevenire le malattie associate all’età. Lo studio è partito da una premessa: è l’accumulo nell’organismo di cellule senescenti la causa principale dell’insorgere di patologie legate all’invecchiamento. Ricerche condotte negli ultimi anni hanno infatti evidenziato come eliminare queste cellule nei topi possa rallentarne l’invecchiamento precoce e prolungarne la sopravvivenza. Gli autori del nuovo studio hanno passato in rassegna una serie di prodotti naturali, scoprendo che l’estratto polifenolico di semi d’uva ha effetti specifici sulle cellule senescenti in modelli murini. Da quanto emerso, la sostanza avrebbe il potenziale per uccidere in maniera mirata le cellule vecchie in diversi tessuti e organi, migliorandone la funzione fisiologica ed allungando la vita ai topi. Dal Sinh riferiscono inoltre che ulteriori esperimenti hanno verificato l’efficacia e la sicurezza dell’estratto nell’eliminazione delle cellule senescenti dei topi in vivo. (AgOnb) Des 12:00