Roma 28 dicembre 2021 (AgOnb) – Perché invecchiamo? Questa la domanda chiave della biologia molecolare alla quale non è ancora possibile rispondere in maniera precisa. La scienza continua ad interrogarsi, a chiedersi se il processo di invecchiamento sia impossibile da contrastare o se invece si possa in qualche modo mitigare. Qualcosa però è già noto: le nostre cellule possono andare incontro ad un programma di cambiamento, denominato senescenza, che una volta attivato dà il via ad un processo di invecchiamento prima cellulare poi generale. Questa premessa è utile per capire l’importanza dello studio italiano pubblicato su Science che ha portato i ricercatori del Centro di Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino guidati dal professor Emilio Hirsch ad aggiungere un tassello funzionale alla soluzione di questo enigma. Lo studio, sostenuto da Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, suggerisce per la prima volta che la senescenza possa essere scatenata da specifici difetti della proliferazione cellulare. Una nota diramata dalla Città della Salute Torino spiega: “Due proteine, chiamate PI3K-C2alpha e VPS36, sono state identificate come elementi necessari perché una cellula possa dividersi in due cellule figlie. Quando la concentrazione di queste proteine diminuisce, le cellule si duplicano con difficoltà, rallentando i tempi di separazione necessaria perché le due cellule prodotte dalla duplicazione si stacchino l’una dall’altra, tanto da diventare due entità autonome”. I dottori Federico Gulluni e Lorenzo Prever, insieme al gruppo di ricerca guidato dal professor Emilio Hirsch, hanno scoperto che se il fenomeno di separazione rallenta, come quando PI3K-C2alpha e VPS36 risultano meno abbondanti, il programma di senescenza si scatena e le cellule entrano in un nuovo stato, tipico dell’invecchiamento. Tra i tessuti più sensibili al calo delle proteine vi è la lente dell’occhio, ovvero il cristallino. Se ciò si verifica le cellule della lente entrano in senescenza dando vita ad un fenomeno molto comune: quello della cataratta. (AgOnb) Des 10:00