Roma, 3 gennaio 2022 (Agonb) – Identificati nuovi marcatori tumorali in pazienti con carcinoma prostatico aggressivo che indicano una sopravvivenza più scarsa e possono quindi essere utilizzati in futuro per aiutare a valutare il rischio: dietro la scoperta, un team di ricerca guidato dalla Medical University of Vienna che ha pubblicato i risultati dello studio sulla rivista Cancers.
A partire da un precedente studio, secondo il quale la proteina STAT3 ha un sorprendente ruolo di soppressione del tumore nel cancro alla prostata, il tessuto del cancro alla prostata è stato separato dal tessuto sano mediante un microscopio laser e il proteoma, ovvero la totalità delle proteine presenti, è stato quindi analizzato mediante spettrometria di massa. È stata così riscontrata una maggiore concentrazione di proteine della catena respiratoria mitocondriale intracellulare nel tessuto canceroso più aggressivo.
In particolare, sono state studiate due proteine – NDUFS1 e ATP5O – tramite colorazione immunoistochimica e analisi dei dati, ed è emerso che sono associate a una minore probabilità di sopravvivenza nelle forme più aggressive di cancro alla prostata. Ulteriori analisi del trascrittoma, che comprende tutti i geni che vengono trascritti nella cellula in un certo momento, hanno mostrato anche uno spostamento rettificato della concentrazione di mRNA: ciò significa che esiste una correlazione diretta tra i trascritti genetici e le proteine prodotte. (Agonb) Cdm 14:00.