Roma, 12 gennaio 2021 (AgOnb) – Il cancro al collo dell’utero è la seconda causa di morte tra le donne in età riproduttiva che si ammalano di tumore e per l’Oms nel 2020 questa malattia è stata diagnosticata a 604mila donne, di cui più della metà sono decedute. La maggior parte delle morti – il 90% – è avvenuta in paesi poveri a causa dell’accesso limitato a servizi di screening e trattamento. Secondo l’Oms con la dovuta prevenzione questa malattia è però la “prima forma di cancro a poter essere eliminata”. Come sostiene l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) il cancro cervicale si può infatti prevenire con la vaccinazione e lo screening per le lesioni precursori. Serve dunque un implemento di vaccini e controlli in tutto il mondo e per l’Oms è necessaria la vaccinazione contro il papillomavirus umano (HPV) del 90% delle ragazze prima dei 15 anni, così come garantire che il 70% delle donne sia sottoposto a screening con un test ad alta prestazione prima dei 35 anni e poi di nuovo prima dei 45 anni e infine che il 90% delle donne con pre-cancro riceva un trattamento e cure adeguate. (AgOnb) Gta 13:00