Roma, 18 gennaio 2022 (Agonb) – Pubblicata su Nature Communications una ricerca condotta dall’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Cnr, Politecnico di Milano, Università di Bologna, Università della Tuscia e Heinrich Heine Universität Düsseldorf che rivela come il DNA disperde l’energia della luce ultravioletta, proteggendosi, attraverso i suoi elementi costitutivi, dalle mutazioni provocate dai raggi solari.
I risultati ottenuti potranno avere importanti applicazioni nelle nanotecnologie e in farmacologia, per esempio nella lotta contro il tumore della pelle. Lo studio ha impiegato la tecnica laser che permette di generare impulsi di luce brevi, con una durata di pochi milionesimi di miliardesimo di un secondo, e di osservare fenomeni rapidissimi, come i processi fondamentali che avvengono quando la luce interagisce con gli organismi viventi, fra cui la visione o la fotosintesi.
La tecnica è stata applicata allo studio di due nucleosidi: l’uridina e la metiluridina. Osservando sperimentalmente i processi molecolari su queste brevissime scale temporali, i ricercatori hanno compreso per la prima volta il meccanismo mediante il quale il nucleoside dissipa l’energia depositata dalla luce UV. (Agonb) Etr 11:00.