Roma, 31 gennaio 2022 (Agonb) – Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Bologna e pubblicato su Scientific Reports” , rivista del gruppo Nature, con il titolo “Early-life nicotine or cotinine exposure produces long-lasting sleep alterations and downregulation of hippocampal corticosteroid receptors in adult mice”, ha evidenziato che un’alterazione del sonno nelle persone adulte può essere la conseguenza di eventi legati ai primi anni di vita. Infatti, dallo studio condotto su modelli murini, è emerso che l’esposizione prenatale alla nicotina e a tutti i derivati può essere causa di alterazioni del sonno. “I risultati di questo studio-come spiega Giovanna Zoccoli, professoressa al Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna, che ha coordinato la Ricerca- evidenziano come il sonno dell’adulto possa essere modulato da eventi che occorrono nel primissimo periodo della vita. Questi dati -continua- sottolineano quindi la grande importanza del controllo delle condizioni ambientali durante la gravidanza, non solo per la salute della donna ma anche per quella a lungo termine della prole”.
É emerso che le concentrazioni di nicotina, pari a quelle prodotte dall’esposizione al fumo passivo, a cui sono state sottoposte le madri gravide hanno causato nei piccoli, una volta adulti, una diminuzione del sonno soprattutto nella fase che corrisponde al risveglio mattutino. Questo a dimostrazione del fatto che il cervello nel grembo materno subisca dei cambiamenti legati al fumo passivo.
Inoltre, è stato rilevato a livello cerebrale un’alterazione degli ormoni dello stress, un’alterazione nell’ippocampo, che è la parte più sensibile allo stress nella fase in cui si sviluppa il cervello, dell’espressione dei recettori per i glucocorticoidi che compongono questa regione molto plastica del cervello che si sviluppa dopo la nascita. I glucocorticoidi infatti oltrepassano la barriera della placenta, raggiungendo il cervello del nascituro in via di sviluppo e influenzandone così la formazione dell’ippocampo.
“I dati che abbiamo ottenuto -spiega Zoccoli- mostrano la presenza concomitante di alterazioni del sonno e di sotto-regolazione dei recettori di corticosteroidi nell’ippocampo. Risultati- aggiunge-che suggeriscono come l’assunzione di nicotina durante la gravidanza sia un fattore di stress che impatta sullo sviluppo dell’ippocampo della prole e, di conseguenza, sulla regolazione del sonno in età adulta”.
L’esposizione alla nicotina e suoi derivati produce una modifica del bilanciamento e dell’espressione dei recettori di corticosteroidi nell’ippocampo, dimostrando che l’espressione nell’ippocampo dei glucocorticoidi è correlata alla riduzione del sonno.
Inoltre, i danni che il fumo passivo può produrre sul feto sono numerosi, alcuni legati a problemi respiratori che possono perdurare anche dopo i primi mesi di vita. (Agonb) Cpa 9:00