Roma, 1° febbraio 2022 (Agonb) – Le terapie combinate sembrano essere un’opzione promettente per alcuni tipi di cancro come quello del polmone e quello del colon. Due studi, pubblicati rispettivamente su Cancers e su Communications Biology, hanno esaminato la combinazione di cure per le due patologie.
Nel primo, studiosi dell’Experimental Pharmacology & Oncology Berlin-Buch GmbH insieme a colleghi della Charité, ad Alacris, al Max-Plack-Institute for Molecular Genetics di Berlino e all’Università di Graz, hanno sviluppato una strategia per identificare le firme per il trattamento personalizzato del cancro del colon concentrandosi su combinazioni di farmaci target-specifici. Hanno dimostrato che la profilazione molecolare consente l’identificazione di sottogruppi di cancro del colon per terapie combinate personalizzate. I tumori del colon geneticamente stabili con mutazioni in KRAS o BRAF hanno mostrato una risposta alla combinazione di farmaci che inibiscono EGFR (cetuximab), MEK (trametinib) e BRAF (regorafenib), fornendo una solida ipotesi per un’ulteriore valutazione clinica. Inoltre, l’inibizione di PI3K, mTOR (everolimus) e RET (regorafenib) si stava sinergizzando con l’inibizione di EGFR (cetuximab) per modelli di tumori del colon selezionati in cui si è scoperto che questi percorsi erano attivati.
Il secondo studio sta affrontando il cancro del polmone senza oncogeni mutati mirati: la concomitante inibizione della segnalazione all’interno della rete tumorigenica cellulare e la soppressione dell’interdipendenza cellulare mirando agli assi critici di segnalazione paracrina ha lo scopo di inibire la proliferazione delle cellule tumorali e di superare la resistenza ai farmaci. Sulla base di questa ipotesi, scienziati dell’Università di Kiel e dell’Experimental Pharmacology & Oncology Berlin-Buch GmbH hanno compilato un regime farmacologico mirato a basse dosi che combina farmaci che inibiscono il tumore, le cellule endoteliali e immunitarie e la funzione dei fibroblasti associati al cancro bloccando VEGFR e HGFR (cabozantinib), SDF1α e CXCR4 (plerixafor), la via EGFR (afatinib) e COX2 (etoricoxib).
Per la convalida sperimentale di questa ipotesi, i modelli di xenotrapianto di cancro del polmone derivati da pazienti altamente resistenti sono stati sottoposti a trattamento con il regime di combinazione di farmaci proposto. La crescita di tutti i sedici tumori testati è stata completamente soppressa da questo regime di trattamento, portando a un tasso di risposta obiettiva dell’81% e un tasso di beneficio clinico del 100%. (Agonb) Cdm 10:00.