Roma, 9 febbraio 2022 (Agonb) – I casi di pubertà precoce o anticipata nelle bambine, nel semestre compreso tra marzo e settembre 2020, sono più che raddoppiati in Italia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le cause più probabili di questo incremento? Lo stress causato dall’isolamento legato alla pandemia e la sedentarietà. È quanto si evince da uno studio condotto dagli esperti dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, in collaborazione con i colleghi di Endocrinologia pediatrica del Gaslini di Genova, del Policlinico Federico II di Napoli, dell’ospedale pediatrico microcitemico di Cagliari e della clinica pediatrica ospedale di Perugia. Una nota diramata dal nosocomio capitolino spiega come per «pubertà precoce» si intenda l’inizio della maturazione sessuale che avviene prima degli 8 anni nelle bambine e prima dei 9 nei bambini, configurandosi come malattia rara. I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista «Endocrine Connections», hanno evidenziato che in Italia, nel 2020, sono stati rilevati 338 casi di pubertà precoce contro i 152 del 2019, per un incremento pari al 122%. Il fenomeno ha interessato in particolare le bambine intorno ai 7 anni d’età. A detta degli studiosi, per quanto non sia possibile stabilire un sicuro nesso causale, i risultati della ricerca suggeriscono che un evento stressante (quale il lockdown del 2020) potrebbe avere scatenato una precoce attivazione puberale in soggetti predisposti per via di uno stile di vita maggiormente sedentario. (Agonb) Des 13:00