Roma, 11 febbraio 2022 (Agonb) – Chi consuma principalmente alimenti poveri di fibre è molto più esposto al rischio di infiammazioni e infezioni intestinali. Questo perché il ridotto contenuto di fibre può provocare un’alterazione genetica dei batteri presenti nell’intestino. A confermarlo è un recente studio portato avanti da un team di ricercatori portoghesi del Gulbenkian Science Institute (IGC) e pubblicato sulla rivista scientifica Cell Host & Microbe.
La ricerca è stata condotta sui topi per valutare il comportamento del batterio Bacteroides thetaiotaomicron, presente nel nostro microbiota intestinale. I ricercatori hanno previsto due diete diverse per i roditori: una ricca di verdure ma povera di grassi, l’altra con poche verdure ma ricca di alimenti ultra-lavorati, zuccheri semplici e di grassi. I risultati emersi sottolineano che l’evoluzione batterica intestinale rappresenta un meccanismo importante coinvolto nella formazione del microbiota e le sue conseguenze non sono da sottovalutare. (Agonb) Etr 12:00.