Roma, 15 febbraio 2022 (Agonb) – Eugenia Piddini, Giulia Pilia e Silvia Cirillo, tre ricercatrici italiane che lavorano presso l’Università di Bristol, in Gran Bretagna, hanno individuato una proteina chiave ripara-ferite. Si chiama p53 ed era già nota come «guardiano» del genoma vista la sua capacità di preservarne la stabilità durante i momenti di crisi. Adesso le studiose l’hanno messa al centro di una scoperta, descritta sulle pagine della prestigiosa rivista «Science», che ha evidenziato la capacità di p53 di attivarsi nelle cellule dell’epitelio danneggiate che si trovano ai bordi di una ferita. In questo modo la proteina svolge un’azione ben precisa: indirizza cioè la migrazione delle cellule vicine verso l’area da riparare, occupandosi subito dopo di «ripulire» l’area provvedendo all’eliminazione delle cellule impegnate. La scoperta promette di rivelarsi utile nel campo della medicina rigenerativa e della lotta ai tumori. (Agonb) Des 10:00