Roma, 25 febbraio 2022 (Agonb) – Un team di ricercatori dell’Università di Anversa sta valutando una possibile alternativa all’uso di antibiotici topici nel trattamento dell’acne sul viso. Il limite principale di questi medicinali, infatti, è che la tendenza ad utilizzarli per un periodo di tempo prolungato contribuisce al problema dell’antibiotico-resistenza. Da qui la proposta degli scienziati che, come descritto sulle pagine della rivista specializzata “Cell Reports Medicine”, hanno proposto e testato l’impiego di probiotici per alterare l’insieme di batteri e altri microrganismi che risiedono sulla pelle e sono responsabili della malattia che colpisce l’80% degli adolescenti. Nello specifico gli studiosi si sono concentrati sui lattobacilli, gruppo di batteri generalmente associati all’intestino e al tratto urogenitale anziché alla pelle. Gli scienziati hanno così messo a punto una crema con microcapsule contenenti i microrganismi allo scopo di rendere i batteri adatti all’applicazione topica. I test effettuati hanno mostrato che il preparato ha ridotto le lesioni infiammatorie sulla pelle con successo e modulato il microbioma cutaneo, riuscendo anche a ridurre parzialmente il tasso di stafilococchi e batteri che si pensa perpetuino l’acne. Alla fine del trattamento, la diminuzione dei sintomi dell’acne si è confermata per diverse settimane. (Agonb) Des 12:00