Roma, 26 febbraio 2022 (Agonb) – Gli scienziati della Northwestern University, hanno sviluppato un dispositivo portatile, a basso costo, chiamato Rosalind, un computer a Dna capace di valutare la qualità dell’acqua. Descritto su Nature Chemical Biology, Rosalind, deve il nome alla chimica Rosalind Franklin e deriva da Rna Output Sensors Activated by Ligand Induction, e utilizza reti genetiche programmabili che imitano i circuiti elettronici per eseguire una serie di funzioni. Il circuito elabora un ingresso analogico, l’esposizione all’acqua, e genera un’uscita digitale (un segnale visivo per il responso). Dotato di 8 piccole provette, si illumina di verde quando rileva un contaminante, il numero di luci è in proporzione alla quantità di sostanze dannose rilevate. “Abbiamo programmato le provette per rispondere a diverse soglie di contaminazione – osserva Julius B. Lucks della Northwestern University, che ha guidato il lavoro – il tubo con la soglia più bassa tende ad accendersi più spesso, ma se tutte le luci si illuminano, è più prudente non bere l’acqua testata”. Rosalind percepisce 17 diversi contaminanti in una singola goccia d’acqua grazie alla biologia sintetica. “Abbiamo aggiunto una rete genetica che funziona come un organo cerebrale – osservano gli studiosi – il biosensore rileva la contaminazione, ma poi l’output alimenta la rete genetica”. “Ci sono molti casi in cui la qualità dell’acqua deve essere misurata regolarmente – conclude Lucks – il nostro dispositivo potrebbe facilitare queste operazioni”. (Agonb) Mmo 10:00