Roma, 1° marzo 2022 (Agonb) – Un farmaco mirato a un gene che aumenta la sopravvivenza dei malati di cancro metastatico: in uno studio pubblicato su Clinical Cancer Research, i ricercatori del Mount Sinai hanno esaminato l’efficacia, un anno dopo il completamento di tre studi clinici, del farmaco entrectinib, che prende di mira i tumori che coinvolgono la fusione tra il gene del cancro NTRK e altri geni, come alcuni tipi di cancro ai polmoni, alla mammella e al colon.
Ciò che è emerso è che i tassi di risposta dei pazienti dopo lo studio erano del 60%: una delle novità più importanti è che il farmaco è apparso in grado di attraversare efficacemente la barriera ematoencefalica. I ricercatori hanno trovato prove che la terapia stava funzionando contro il cancro metastatico diffuso al cervello; le fusioni geniche che coinvolgono NTRK possono essere associate a un’ampia gamma di tipi di tumore: si verificano nel 90% dei tumori pediatrici rari e nei sottotipi più rari di tumori al seno e in tumori della saliva.
“La conferma dell’effetto sostanziale sulle metastasi nel cervello suggerisce che entrectinib potrebbe soddisfare l’esigenza insoddisfatta di un trattamento efficace per i pazienti con tumori positivi alla fusione NTRK che si diffondono al sistema nervoso centrale – spiega Christian Rolfo, professore alla Icahn School of Medicine del Mount Sinai -. Sebbene le fusioni di NTRK siano rare, i nostri risultati dovrebbero incoraggiare uno screening più ampio nei pazienti con tumori solidi poiché possono trarre beneficio da entrectinib, in particolare perché la loro estesa aspettativa di vita può aumentare la probabilità di metastasi nel cervello”. (Agonb) Cdm 10:00.