Roma, 2 marzo 2022 (Agonb) – Il ritorno della foca monaca in Italia certificato e mappato grazie all’uso del Dna ambientale. Gli scienziati dell’Università Milano-Bicocca sono riusciti infatti a mappare la presenza della foca monaca, tra i pinnipedi più rari al mondo e l’unico presente nel mar Mediterraneo, che fino a qualche anno fa era considerata estinta nelle acque dei mari italiani, prima di essere stata vista nel mar Tirreno e Ionio. Prelevando campioni di acqua grazie ai traghetti lungo le rotte commerciali nel Mare Nostrum i ricercatori, guidati da Elena Valsecchi, ecologa molecolare esperta di e-Dna, sono riusciti anche grazie a sonde specifiche a intercettare la presenza del mammifero marino, per esempio a Lampedusa. “L’analisi di circa 50 campioni di acqua prelevati nei mari italiani sia sotto costa che in alto mare – spiegano i ricercatori – ha anticipato alcune delle più importanti segnalazioni e avvistamenti di foca monaca avvenute di recente in Toscana e in Sicilia e ne hanno svelato la presenza in tratti di Mediterraneo finora inesplorati. Ora grazie al Dna ambientale si potranno monitorare aree dove è già nota la presenza della foca monaca al fine di stimare il passaggio stagionale dei pinnipedi e il grado di fedeltà al sito, anche durante le stagioni invernali o in orari notturni, e tenere sotto osservazione, in modo assolutamente non invasivo, siti costieri che, per conformazione fisica, costituiscono i potenziali habitat di elezione per la foca monaca, quali grotte riparate dalla forza del mare e con spiagge interne ideali per il parto”. (Agonb) Gta 12:00