Roma, 2 marzo 2022 (Agonb) – Grazie a neuroni artificiali organici per la prima volta è stato controllato il movimento di una pianta carnivora. È stata di fatto replicata la funzionalità di neuroni reali con materiali biocompatibili. A riuscirci è stato un team di scienziati dell’università svedese di Linköping, coordinati dall’italiano Simone Fabiano, e i risultati sono stati pubblicati su Nature Communications. “I neuroni artificiali sviluppati finora erano fatti in silicio, erano perciò dispositivi rigidi e con una scarsa capacità di integrazione biologica, ad esempio con i tessuti morbidi. I neuroni che abbiamo sviluppato noi sono invece costituiti da polimeri organici. Abbiamo così dei neuroni per molti aspetti simili ai tessuti biologici, molto più integrabili e che vengono detti sistemi ‘bagnati'” spiega Fabiano. Quella ottenuta è “una prova di principio piuttosto semplice che però rappresenta un passo importante. L’obiettivo finale sarà avere, tra una ventina di anni, neuroni che possano essere impiantati nel cervello umano per una vasta serie di applicazioni, le cosiddette interfacce uomo-macchine. Dal controllo di strumenti fino a protesi per ripristinare le connessioni cerebrali interrotte per una malattia o un trauma”. (Agonb) Gta 11:00