Roma, 3 marzo 2022 (Agonb) – Le prugne secche non fanno bene solo all’intestino, ma possono anche aiutare a prevenire o ritardare la perdita ossea nelle donne in postmenopausa, probabilmente a causa della loro capacità di ridurre l’infiammazione e lo stress ossidativo.
In una review pubblicata sulla rivista Advances in Nutrition i ricercatori della Penn State hanno analizzato i dati di numerosi studi preclinici e clinici, trovando prove (in tutti) che il consumo di prugne secche aiuta a ridurre l’infiammazione e lo stress ossidativo e promuove la salute delle ossa. Per esempio, mangiare 100 grammi di prugne ogni giorno per un anno ha migliorato la densità minerale ossea delle ossa nell’avambraccio e nella parte inferiore della colonna vertebrale e ha ridotto i segni di turnover osseo.
“Nelle donne in postmenopausa, livelli più bassi di estrogeni possono innescare un aumento dello stress ossidativo e dell’infiammazione, aumentando il rischio di indebolimento delle ossa che può portare a fratture” ha affermato Connie Rogers. Le prugne hanno molti benefici nutrizionali come minerali, vitamina K, composti fenolici e fibre alimentari.
I ricercatori hanno affermato che le prugne innescano un cambiamento nel microbioma intestinale che riduce l’infiammazione nel colon e così abbassa i livelli di citochine pro-infiammatorie e marcatori di danno ossidativo. (Agonb) Cdm 09:00.