Roma, 7 marzo 2022 (Agonb) – Secondo uno studio realizzato dall’Università di Kyoto in collaborazione con l’Accademia Americana di Neurologia, e pubblicato su Neurology, l’attività fisica sarebbe utile per migliorare il decorso clinico della malattia di Parkinson. Chi si mantiene attivo, anche svolgendo le faccende domestiche, avrebbe maggiori probabilità di un’evoluzione più lenta della malattia.
Gli scienziati hanno preso in esame i dati della Parkinson’s Progression Markers Initiative, che include valutazioni longitudinali e complete di molti parametri clinici. Grazie all’uso di modelli lineari multivariati a effetti misti, gli autori hanno potuto analizzare gli effetti di interazione di un’attività fisica regolare sulla progressione dei parametri clinici.
Dai dati relativi a 237 pazienti è emerso che l’attività fisica regolare e i livelli di esercizio da moderato a vigoroso al basale non hanno prodotto un’influenza significativa, mentre livelli medi di attività fisica regolare nel tempo erano significativamente legati a un deterioramento più lento della stabilità posturale e dell’andatura. (Agonb) Etr 13:00.