Roma, 8 marzo 2022 (Agonb) – Colpire le cellule malate e risvegliare le difese immunitarie, rendendo attive le cellule T: è questa la doppia azione dei nuovi anticorpi di ultima generazione nati dalla ricerca dell’IRCCS Candiolo di Torino che stanno dimostrandosi sempre più una speranza per trattare i tumori resistenti alle cure. Emblematico il caso del linfoma a cellule B, il più comune tra i linfomi non-Hodgkins, una patologia rara e molto aggressiva che colpisce in Italia circa 4400 persone l’anno, in maggior parte di età adulta, e che vede il 35% dei pazienti non rispondere ai trattamenti standard o sviluppare in seguito recidive. Umberto Vitolo, Ematologia-oncologia medica IRCCS Candiolo, coordinatore degli studi oncoematologici, ha commentato: «La prospettiva di guarigione dipende dal tipo di linfomi ma oggi le possibilità di sconfiggere anche tumori aggressivi come i linfomi a cellule B, che non rispondono alle terapie standard o si dimostrano recidivi, sono molto aumentate». (Agonb) Des 14:00