Roma, 8 marzo 2022 (Agonb) – Si chiama CBM588: è il probiotico che, in aggiunta all’immunoterapia, potrebbe migliorare l’efficacia dei trattamenti anticancro. A suggerirlo un nuovo studio condotto da Sarah Higlander del Translational Genomics Research Institute (TGen), a Phoenix, da collocare nel filone di ricerche che negli ultimi anni hanno evidenziato come modulare la composizione del microbiota intestinale, ovvero dell’insieme di microorganismi che popolano il nostro intestino, possa aumentare la risposta alle terapie oncologiche. Lo studio, che ha visto la partecipazione di 29 pazienti oncologici ai quali è stato chiesto di assumere per bocca il probiotico CBM588 (un cocktail di 5 componenti contenente ad esempio dei bifidobatteri) contemporaneamente agli immunoterapici, ha fatto emergere che questi pazienti rispondevano meglio e più a lungo all’immunoterapia rispetto al gruppo di controllo. I risultati della ricerca, pubblicati sulle pagine della rivista specializzata “Nature Medicine”, suggeriscono che in questo modo sarebbe possibile incrementare la risposta antitumorale in pazienti affetti da tumore del rene in fase avanzata con metastasi. (Agonb) Des 11:00