Roma, 14 marzo 2022 (Agonb) – Secondo un’analisi scientifica pubblicata dagli esperti dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) «il trattamento degli alimenti ad alta pressione (HPP) è efficace nel distruggere i microrganismi nocivi e non pone maggiori problemi di sicurezza alimentare rispetto ad altri trattamenti». In un comunicato pubblicato sul portale dell’agenzia continentale si spiega che l’Efsa ha cercato di comprendere in particolare se il metodo HPP possa essere impiegato anche per limitare la proliferazione di “Listeria monocytogenes”, un batterio che provoca la “listeriosi”, negli alimenti pronti per il consumo (RTE) e come alternativa alla pastorizzazione termica del latte crudo. L’alta pressione, hanno riferito gli esperti, rappresenta una tecnica di conservazione degli alimenti «non termica che elimina i microorganismi responsabili di malattie o che possono avariare i cibi». La metodologia è basata su una pressione intensa che non altera «gusto, consistenza, aspetto e valori nutrizionali» dei cibi stessi. Dall’analisi è emerso che tanto più è lunga ed approfondita la durata e l’intensità della pressione, quanto più si riesce a contrastare il batterio. Nella nota, quello conseguito viene definito «un risultato importante perché la contaminazione da L. monocytogenes degli alimenti RTE è motivo di preoccupazione per la salute pubblica nell’Ue». Non bisogna poi dimenticare che il trattamento HPP si è rivelato efficace anche nell’abbassare i livelli di altri agenti patogeni, tra cui Salmonella ed Escherichia coli. (Agonb) Des 12:00