Roma, 18 marzo 2022 (Agonb) – Svelati i meccanismi delle febbri emorragiche che rappresentano i sintomi più pericolosi di virus come Ebola, Machupo e Junin. La scoperta è il frutto di uno studio pubblicato su Science Signaling in cui vengono spiegate le origini di queste perdite di sangue che, senza lesionare i vasi sanguigni, si manifestano attraverso i tessuti della pelle e le mucose del naso e delle gengive. La ricerca, condotta all’interno di laboratori ad alta biosicurezza P3, è stata coordinata da Luca Guidotti, vice-direttore scientifico di IRCCS Ospedale San Raffaele.
Per comprendere meglio il meccanismo all’origine dei sanguinamenti, il gruppo di ricercatori ha studiato nei topi l’infezione di un virus chiamato LCMV, scoprendo che gli alti livelli di interferone scatenati nel midollo ostacolano la produzione di piastrine e ne limitano la funzionalità al punto di bloccare il rilascio delle sostanze, tra cui la serotonina, che permettono ai vasi sanguigni di restare integri. Ciò rende permeabili i vasi, soprattutto i capillari, così che le cellule del sangue, passando attraverso le loro pareti, provocano emorragie. (Agonb) Etr 11:00.