Roma, 19 marzo 2022 (Agonb) – Secondo uno studio condotto dalla Keck School of Medicine della University of Southern California, pubblicato su Psychiatry Research, le scansioni cerebrali di bambini di età compresa tra 9 e 10 anni con un tipo di disturbo alimentare che causa alimentazione incontrollata (anche noto come binge eating disorder) hanno mostrato differenze nella densità della materia grigia rispetto ai loro coetanei sani.
Questo disturbo, che colpisce circa il 3-5% della popolazione degli Stati Uniti, è caratterizzato da frequenti episodi di consumo di grandi quantità di cibo e dalla sensazione di non avere alcun controllo sul comportamento alimentare. I risultati dello studio suggeriscono che a svolgere un ruolo centrale potrebbe essere lo sviluppo anormale nei centri del cervello per la ricompensa e l’inibizione.
Per questa ricerca, il team ha analizzato scansioni cerebrali e altri dati di 71 bambini con disturbo da alimentazione incontrollata diagnosticato e 74 bambini senza disturbo, che fanno parte di un ampio studio longitudinale chiamato Adolescent Brain and Cognitive Development Study che include i dati di 11.875 bambini di età compresa tra 9 e 10 anni. Nei primi, sono stati osservati aumenti della densità della materia grigia in aree che vengono tipicamente “potate” durante lo sviluppo sano del cervello. La potatura sinaptica, una fase di sviluppo che avviene tra i 2 ei 10 anni, elimina le sinapsi non più utilizzate, rendendo il cervello più efficiente. (Agonb) Cdm 12:00.
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