Roma, 23 marzo 2022 (Agonb) – Secondo i ricercatori dell’Università di Cambridge, i pazienti che sono a più alto rischio di recidiva del cancro ai polmoni possono essere identificati da un esame del sangue personalizzato eseguito dopo il trattamento.
Gli scienziati del Cancer Research UK Cambridge Institute hanno utilizzato un tipo di biopsia liquida in grado di raccogliere minuscoli frammenti di DNA rilasciati nel sangue durante la crescita dei tumori. Questo DNA, chiamato DNA tumorale circolante (ctDNA), può rivelare lo stato della malattia, la sua posizione e potenzialmente i suoi punti deboli, che potrebbero essere utilizzati per selezionare trattamenti migliori. La biopsia liquida utilizzata, chiamata RaDaR, sviluppata dalla società biotecnologica Inivata, analizza fino a 48 diverse mutazioni che sono uniche per il tumore di ciascun paziente.
Trovando segni che le cellule tumorali del polmone potrebbero essere ancora presenti e attive dopo il trattamento, utilizzando metodi come quello descritto, i medici potrebbero essere in grado di fare scelte migliori sul trattamento dei pazienti, mirando a migliorare le possibilità di sopravvivenza per i pazienti a rischio più elevato riducendo al contempo effetti collaterali. I risultati dello studio Lung Cancer Circulating Tumor DNA, finanziato da Cancer Research UK, sono stati pubblicati negli Annals of Oncology. (Agonb) Cdm 12:00.