Roma, 26 marzo 2022 (Agonb) – Secondo un nuovo studio clinico di fase 3 denominato “OlympiA”, il trattamento adiuvante con il Parp inibitore olaparib è in grado di ridurre del 32% il rischio di morte nelle pazienti affette da tumore alla mammella HER2-negativo, con mutazione Brca, in stadio precoce ad alto rischio di ricaduta.
I risultati dello studio, pubblicati sul New England Journal of Medicine, si riferiscono ai tumori della mammella ereditari da cui sono state colpite donne con mutazione in uno o entrambi di due geni specifici denominati BRCA1 e BRCA2.
Il tasso di sopravvivenza a tre anni delle pazienti sottoposte a terapia con olaparib è stato del 92,8%, a quattro anni dell’89,8%. Lo studio “OlympiA” è stato condotto dal Breast International Group (BIG) in collaborazione con il Frontier Science & Technology Research Foundation, NRG Oncology, AstraZeneca e MSD. (Agonb) Etr 14:00.