Roma, 29 marzo 2022 (Agonb) – Nonostante l’importanza funzionale delle connessioni tra regioni distanti del cervello, il numero effettivo di queste connessioni è – con grande sorpresa – piuttosto basso.
È ciò che emerge da uno studio dell’Università della California San Diego pubblicato sulla rivista PLOS Biology, in cui i ricercatori hanno combinato i dati di risonanze magnetiche estratti dal progetto Human Connectome con le sezioni istologiche del corpo calloso, il tratto principale che collega i lati sinistro e destro del cervello. Il connettoma umano mappa la forza di tutte le connessioni nel cervello ma non fornisce il numero effettivo di assoni, mentre le sezioni trasversali istologiche consentono stime di quanti assoni sono contenuti in un dato volume. Combinando forza e densità degli assoni si sono ottenute stime per calcolarne il numero nella corteccia cerebrale.
L’analisi ha indicato che ci sono quasi 2,5 miliardi di assoni a lungo raggio che attraversano la corteccia cerebrale. Tuttavia, nonostante questo numero elevato, hanno scoperto che quelli che effettivamente collegano diverse regioni cerebrali funzionali sono in realtà pochi.
“Un grave problema irrisolto è il modo in cui la corteccia umana integra l’elaborazione delle informazioni da parte dei suoi 16 miliardi di neuroni sulla sua superficie – ha detto Burke Rosen, autore principale dello studio insieme a Eric Halgren -. Aver scoperto che le aree corticali sono scarsamente connesse implica che questa integrazione si realizza tramite il collegamento di dense connessioni locali o da assoni a lungo raggio rari e straordinariamente privilegiati”. (Agonb) Cdm 10:00.