Roma, 31 marzo 2022 (Agonb) – Una stimolazione non invasiva del cervello, del tutto priva di dolore ed eseguita mediante un apparecchio poggiato sul cranio, può velocizzare il recupero della funzione motoria dopo un ictus. Questo il risultato di uno studio condotto sui topi e coordinato dagli scienziati dell’Università Cattolica, campus di Roma, in collaborazione con quelli dell’IRCCS San Raffaele di Milano. La ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica “Stroke”, potrebbe aprire la strada a nuovi interventi di riabilitazione da considerare subito dopo l’ictus, un evento cerebrovascolare che ha luogo, nella maggior parte dei casi, quando un’arteria cerebrale si chiude all’improvviso causando un’ischemia, ovvero una brusca interruzione dell’apporto di sangue ad una regione dell’encefalo. Il metodo in questione, detto «stimolazione transcranica a corrente diretta», potrebbe ridurre al minimo il rischio di disabilità legata all’ictus. (Agonb) Des 9:00