Roma, 12 aprile 2022 (Agonb) – Il “tessuto adiposo bruno” ha un ruolo essenziale nel mantenimento della temperatura corporea: è ricco infatti di “mitocondri”, organelli responsabili della produzione di calore, ed è generato dall’azione di una proteina specializzata chiamata “termogenina”. È presente in grande quantità nel neonato, ma con lo scorrere degli anni questo tessuto – che svolge una importante funzione anti-diabetica – perde alcune proprietà mantenendo solo una residua attività termogenica, fondamentale per la salute metabolica.
Il tessuto adiposo bruno, infatti, utilizza le riserve di grassi immagazzinati all’interno degli adipociti, il glucosio e altri lipidi che provengono dal flusso sanguigno, “bruciandoli” all’interno dei mitocondri per produrre calore, ma negli individui obesi e/o affetti da diabete di tipo 2 è poco attivo in tal senso.
Ora, un nuovo meccanismo di regolazione basato sull’interazione degli adipociti con cellule immunitarie è stato svelato da un team di ricercatori italiani e stranieri coordinati da Katia Aquilano, che dirige il Laboratorio di Biochimica della Nutrizione, e Daniele Lettieri-Barbato, a capo del Laboratorio di Fisiologia, entrambe del Dipartimento di Biologia dell’Università di Roma “Tor Vergata”, in collaborazione con l’Istituto per il Sistema Produzione Animale in Ambiente Mediterraneo e l’Istituto di Farmacologia Traslazionale del Cnr.
Come riportato nello studio pubblicato su Cell Metabolism, il gruppo ha dimostrato che gli adipociti bruni, quando stimolati a produrre calore a seguito di un’esposizione al freddo, espellono nell’ambiente extracellulare parti di mitocondrio danneggiate dal funzionamento massivo. (Agonb) Cdm 11:00.