Roma, 16 aprile 2022 (Agonb) – Le “voglie” di cibo sono molto comuni, soprattutto durante la gravidanza. Durante questo periodo, il corpo della madre subisce una serie di cambiamenti fisiologici e comportamentali per creare un ambiente favorevole allo sviluppo dell’embrione. Tuttavia, il consumo frequente di cibi gustosi e ipercalorici – che derivano dalle voglie – contribuisce all’aumento di peso e all’obesità, con la possibilità che si registrino effetti negativi sulla salute del bambino.
Un team di ricercatori dell’Università di Barcellona ha condotto uno studio pubblicato sulla rivista Nature Metabolism che fornisce nuove prove sulle alterazioni dell’attività neuronale che guidano le voglie. Secondo i risultati, durante la gravidanza, il cervello femminile subisce cambiamenti nelle connessioni funzionali dei circuiti di ricompensa del cervello, nonché nei centri del gusto e in quelli sensomotori. Sono inoltre più sensibili ai cibi dolci e sviluppano comportamenti di alimentazione incontrollata nei confronti dei cibi ipercalorici.
Il team ha osservato che i livelli di dopamina – e l’attività del suo recettore, D2R – aumentano nel nucleus accumbens, una regione del cervello coinvolta nel circuito della ricompensa. Le conclusioni dello studio potrebbero contribuire al miglioramento delle linee guida nutrizionali per le donne in gravidanza al fine di garantire una corretta alimentazione prenatale e prevenire lo sviluppo di malattie. (Agonb) Cdm 12:00.