Roma, 16 aprile 2022 (Agonb) – Il carcinoma polmonare non a piccole cellule, un tipo di cancro diffuso e tipicamente incurabile, costituisce l’80% -85% dei tumori polmonari, e viene trattato con inibitori della tirosin-chinasi, in particolare inibitori del recettore del fattore di crescita epidermico.
Circa il 15%-20% dei pazienti diventa resistente ai trattamenti standard perché, almeno in una parte dei casi, le cellule sviluppano una mutazione che porta alla resistenza; altri casi di resistenza, invece, restano senza spiegazione. Una biologa cellulare della Purdue University, Andrea Kasinski, e il suo laboratorio hanno scoperto che alcune delle spiegazioni possibili hanno origine epigenetica. Quando le cellule perdono l’istone metiltransferasi (KMT5C), i geni che KMT5C stava reprimendo vengono invece espressi, portando alla resistenza agli inibitori del recettore del fattore di crescita epidermico.
Questo ulteriore tassello aggiunto alla comprensione del meccanismo della resistenza getta le basi per future terapie e offre a ricercatori e medici una visione più approfondita della biologia e della progressione dei tumori, in particolare del ruolo che le proteine “epigenetic-modifying” svolgono nella resistenza ai farmaci. (Agonb) Cdm 11:00.