Roma, 21 aprile 2022 (Agonb) – Uno studio del Centro Cardiologico Monzino e dell’Università Statale di Milano, pubblicato sul Journal of American College of Cardiology Basic to Translational Science (JACC BTS), spiega per la prima volta il meccanismo fisiopatologico che correla l’emicrania con aura al cosiddetto “buco nel cuore”, cioè la mancata chiusura totale alla nascita della comunicazione tra atrio destro e sinistro del cuore, scientificamente nota come Forame Ovale Pervio (PFO). I ricercatori hanno scoperto che il sangue di soggetti con emicrania e PFO presenta un numero elevato di piastrine e di microvescicole che esprimono una proteina in grado di innescare la cascata della coagulazione e la formazione di trombi. Questo stato di attivazione piastrinica è causato dallo stress ossidativo, condizione ben nota per alterare le funzioni delle nostre cellule e tessuti. Lo studio LEARNER ha analizzato 62 pazienti sintomatici per emicrania con aura in terapia con cardioaspirina prima dell’intervento e 6 mesi dopo la chiusura percutanea del PFO. Gli studiosi hanno rilevato che l’aspirina migliora gli attacchi di emicrania con aura ma non li risolve, mentre la chiusura ottiene una regressione completa degli attacchi nel 69,7% dei casi. (Agonb) Etr 10:00