Roma, 22 aprile 2022 (Agonb) – Resiliente e resistente praticamente a tutto, ma non all’uomo. In oltre 130mila anni di cambiamenti climatici la fauna del mare Adriatico si è dimostrata particolarmente forte, in grado di sopravvivere e adattarsi a tantissimi mutamenti. Ora però l’impatto dell’attività umana sulle aree costiere, tra inquinamento, pesca intensiva e introduzione di specie aliene, rischia di non permettere più l’adattabilità degli ecosistemi. A raccontarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Global Change Biology da un team internazionale di esperti guidato da Daniele Scarponi, professore al Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna. Lo studio ha preso in esame oltre 70mila fossili di molluschi raccontando come questi hanno resistito a ogni cambiamento ma oggi fanno fatica a causa delle azioni antropiche. I dati raccolti suggeriscono che la resilienza mostrata in passato potrebbe però permettere alla fauna marina dell’Adriatico di adattarsi in futuro a patto solo che vengano promosse azioni per contenere l’innalzamento delle temperature e ci siano anche accorgimenti per limitare l’impatto delle attività umane sulle aree costiere. (Agonb) Gta 9:00