Roma, 29 aprile 2022 (Agonb) – Secondo una recente ricerca, attraverso un’analisi del sangue, in grado di individuare alcune specifiche proteine, si può predire con accuratezza se si è a rischio di infarto, ictus e insufficienza cardiaca entro 4 anni e, al tempo stesso, determinare l’efficacia delle cure mediche. Lo studio è stato pubblicato su Science Translational Medicine.
Il test, che si basa sulla misurazione delle proteine nel sangue, ha circa il doppio dell’accuratezza dei punteggi di rischio esistenti. Infatti, mentre i test genetici possono fornire un’idea del rischio, l’analisi delle proteine può fornire un’istantanea più dettagliata di ciò che gli organi, i tessuti e le cellule stanno facendo in un dato momento. Il team di ricerca ha utilizzato l’apprendimento automatico per analizzare 5.000 proteine, in campioni di plasma sanguigno di 22.849 persone, e identificarne 27 che potrebbero prevedere la probabilità di ictus e infarto e di morte entro quattro anni.
Questo metodo potrebbe consentire di determinare se la terapia sta funzionando e, in caso negativo, di modificarla e potrebbe anche essere utilizzato come tappa conclusiva negli studi clinici per valutare il funzionamento delle cure sperimentali. (Agonb) Etr 11:00.