Roma, 30 aprile 2022 (AgOnb) – I ricercatori dell’ENEA hanno sperimentato un nuovo approccio terapeutico per il trattamento del medulloblastoma, il tumore cerebrale più frequente in età pediatrica, nell’ambito del progetto NANOCROSS.
Il progetto è sostenuto da Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro. La ricerca ha già ottenuto importanti risultati, pubblicati sulla rivista International Journal of Molecular Sciences.
Il nuovo approccio si basa sull’utilizzo di virus vegetali ingegnerizzati come veicoli per la somministrazione mirata di chemioterapici, in grado di raggiungere selettivamente il tumore. In questo modo, si potranno ridurre le dosi di farmaco e i suoi effetti collaterali.
Le attività hanno coinvolto un gruppo multidisciplinare di ricercatori con esperienza ultraventennale sui meccanismi che regolano l’insorgenza e lo sviluppo del medulloblastoma.
In campo anche biotecnologi specializzati nel settore del “Plant Molecular Farming” e l’Università della Tuscia.
Per curare questo tipo di tumore solido, con tendenza a metastatizzare e a recidivare, il trattamento convenzionale include una combinazione di chirurgia, radioterapia e/o chemioterapia.
Si tratta di terapie che possono causare danni neurologici e diffusi effetti collaterali. Obiettivo della ricerca è stato valutare in esperimenti di laboratorio una nuova strategia terapeutica per limitare e ridurre questi effetti attraverso un approccio integrato e biotecnologico.
Un virus del pomodoro, innocuo per gli esseri umani, è stato ingegnerizzato in modo da poter essere utilizzato come veicolo.
Il metodo si è dimostrato molto efficace per ridurre la vitalità delle cellule tumorali con dosi di chemioterapico ridotte rispetto a quelle necessarie per ottenere lo stesso effetto con il farmaco in forma libera.
I virus vegetali così ingegnerizzati sono innocui, sicuri, biocompatibili, biodegradabili e possono essere prodotti rapidamente e a basso costo utilizzando le piante come biofabbrica.
Per la produzione su larga scala delle nanoparticelle virali vegetali sono state utilizzate piante di Nicotiana benthamiana, un particolare tipo di pianta del tabacco.
Le nanoparticelle sono state opportunamente progettate per attraversare la barriera ematoencefalica e “puntare” al medulloblastoma.
I risultati raggiunti, integrati con analisi di simulazioni molecolari al computer, sono il primo passo verso nuove prospettive, che potrebbero contribuire a ridurre drasticamente gli effetti collaterali, sia acuti che tardivi, delle terapie antitumorali per il trattamento del medulloblastoma, ma anche di altri tipi di tumori solidi. (AgOnb) Matteo Piccirilli 9:00