Roma, 1 maggio 2022 (AgOnb) – Le persone con una lunga durata dell’asma avevano un rischio di obesità del 32% superiore a quelle con una durata più breve e quelle con asma non allergica avevano un rischio di obesità del 47% superiore a quelle con asma allergica. Studi epidemiologici trasversali hanno evidenziato l’esistenza di un collegamento tra asma e obesità, anche se la forza di tale legame rimane bassa, con un rischio relativo che si aggira tra l’1,5 e il 3,0 30-32.
Lo studio, pubblicato oggi sulla rivista ‘Thorax’, ha analizzato i casi di piu’ di 8.700 persone di undici paesi europei e dell’Australia per concludere che gli adulti con asma hanno maggiori probabilita’ di soffrire di obesita’ in futuro. “Diversi studi hanno dimostrato che l’asma e l’obesita’ condividono alcuni fattori di rischio socioeconomici, comportamentali e ambientali che possono portare allo sviluppo di entrambe le malattie”, ha detto Subhabrata Moitra, che ha condotto la ricerca presso ISGlobal ed e’ un ricercatore presso l’Universita’ di Alberta.
L’obesità può aumentare il rischio di sviluppare l’asma, come evidenziano alcuni studi sull’obesità in cui è stato dimostrato come l’aumento di adipe spesso preceda la malattia asmatica. Tuttavia, l’obesità è da considerarsi, oltre che uno dei maggiori fattori di rischio per lo sviluppo di asma, anche l’elemento che condiziona l’asma, peggiorandola, nell’adulto e nel bambino.
L’associazione tra l’obesità e l’asma è stata osservata in molti gruppi etnici, in tutte le fasce d’età e in entrambi i sessi. la relazione sembra apparire più forte nei soggetti con adipe centrale o viscerale – piuttosto che adipe diffuso.
Tra i fenotipi (come espressione clinica tipica) asmatici troviamo il cosiddetto “fenotipo asma obeso” in cui l’obesità può modificare l’asma: questa forma di asma presenta generalmente alcune caratteristiche quali l’insorgenza tardiva dell’asma, il sesso femminile prevalente, marcata sintomatologia respiratoria, basso grado di atopia/allergia, moderata iperreattività delle vie aeree con importante grado di infiammazione nel tessuto adiposo e incrementato stress ossidativo a livello delle vie aeree, e soprattutto scarsa risposta agli steroidi inalatori e in alcuni casi un tratto di infiammazione neutrofilica piuttosto che eosinofilica a livello delle vie respiratorie. In questo gruppo di soggetti l’iperreattività delle vie aeree, che caratterizza l’asma, si riduce a seguito della perdita di peso ponderale, a suggerire quindi che l’obesità è causa dell’asma. Altra caratteristica emersa dagli studi è che tali soggetti obesi asmatici sembrano mostrare maggiore suscettibilità agli agenti inquinanti ambientali.
Sia l’asma che l’obesità sono caratterizzate da componenti ereditarie ma servono ulteriori studi per capire se esistano varianti genetiche che possono rappresentare un legame tra le due condizioni cliniche.
L’obesità è considerata fattore di rischio per molteplici patologie oltre all’asma, che possono coesistere, quali l’aterosclerosi, l’ipertensione arteriosa, il diabete di tipo 2, la dislipidemia e il reflusso gastroesofageo. (AgOnb) Matteo Piccirilli 9:00