Roma, 1 maggio 2022 (AgOnb) – Il risultato di uno studio del Maine Medical Center Research Institute di Portland, in Usa, pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism , ha portato alla scoperta che l’esposizione ad alcuni interferenti endocrini, sostanze chimiche capaci di alterare gli ormoni, può ridurre la densità minerale e rendere più fragili le ossa dei ragazzi con conseguenze che si potrebbero prolungare per tutta la vita.
Sono stati coinvolti circa 800 ragazzi tra 12 e 19, che sono stati sottoposti a indagini diagnostiche per valutare la concentrazione nel sangue di alcuni composti chimici appartenenti alla categoria degli interferenti endocrini; in particolare di alcuni PFAS (sostanze perfluoro alchiliche) e ftalati. I ragazzi sono stati poi sottoposti a densitometria ossea per saggiare la salute delle ossa.
Nei soggetti maschi che avevano più alti livelli di interferenti endocrini nel sangue si riscontrava una minore densità minerale ossea. Tra le sostanze che maggiormente influivano sulla salute delle ossa si è contraddistinto l’acido perfluoroottanoico (PFOA), un composto impiegato in diversi processi industriali, come la produzione delle pentole antiaderenti, ma il cui utilizzo è stato notevolmente ridotto negli ultimi anni. In tal caso a ogni raddoppio dei livelli di PFOA riscontrati nel sangue corrispondeva una riduzione del 24% del punteggio alla densitometria ossea, il cosiddetto z-score.
“L’adolescenza è un momento importante in cui i nostri corpi costruiscono le ossa”, ha affermato la coordinatrice del studio Abby F. Fleisch. “La nostra ricerca ha trovato un’associazione tra alcuni PFAS e ftalati e una ridotta densità minerale ossea nei maschi adolescenti. Poiché’ l’accumulo osseo si verifica principalmente durante l’adolescenza questo risultato, se confermato, potrebbe avere implicazioni per la salute delle ossa per tutta la vita”. (AgOnb) Matteo Piccirilli 9:00