Roma, 4 maggio 2022 (Agonb) – In dieci anni circa 1.100 ranger impegnati in difesa della natura hanno perso la vita. I dati, rilanciati dal Wwf, sono quelli della Federazione Internazionale dei Ranger. Difensori uccisi da bracconieri, oppure per tentare di combattere attività illecite e traffico di animali, per l’opposizione a crimini di vario tipo, dalla corruzione sino a quelli contro faune e flora selvatica. In un report il Wwf sottolinea come i reati contro la natura danneggiano l’economia dei paesi emergenti: per esempio le entrate turistiche portate da un singolo elefante durante la sua vita sono superiori a 1,75 milioni di dollari. Dunque, un elefante vale 10 volte più da vivo che da morto, ricorda l’associazione. E il ruolo di chi protegge questi animali deve essere sempre più tutelato. Anche i turisti possono contribuire nella prevenzione con semplici azioni: “Non comprare souvenir non certificati, frutto di commercio illegale di fauna e flora protette, non raccogliere souvenir in natura, non alimentare il mercato delle foto ricordo con animali selvatici detenuti illegalmente da privati senza scrupoli” ricorda il Wwf, sono esempi di un turismo responsabile. (Agonb) Gta 11:00