Roma, 5 maggio 2022 (Agonb) – Una nuova ricerca pubblicata da Nature, che vede tra i principali protagonisti il Dipartimento di Angiocardioneurologia e Medicina Traslazionale dell’Irccs Neuromed di Pozzilli, dimostra per la prima volta l’esistenza di un collegamento tra le placche aterosclerotiche e il sistema nervoso centrale, che a sua volta, attraverso la milza, attiva il sistema immunitario stimolando ulteriormente lo sviluppo della patologia. Lo studio è stato condotto sia su modelli sperimentali che in reperti umani, in collaborazione con la Ludwig-Maximilians-University di Monaco. I ricercatori italiani e tedeschi hanno ricostruito l’intero percorso delle fibre nervose presenti nell’ATLO, ovvero l’aggregato di cellule immunitarie nella parete esterna del vaso sanguigno, fino al sistema nervoso centrale. I segnali provenienti dalla placca, una volta raggiunto il cervello, influenzano il sistema nervoso autonomo attraverso il nervo vago fino a raggiungere la milza. Qui avviene un’attivazione di specifiche cellule del sistema immunitario che entrano in circolazione e portano alla progressione delle placche stesse. Interrompendo le connessioni nervose, le placche presenti nelle arterie si sono stabilizzate. L’ipotesi su cui lavorare ora è la possibilità di agire sulle terminazioni nervose che raggiungono la milza, mettendo a punti un intervento terapeutico non farmacologico per contrastare il problema dell’aterosclerosi. (Agonb) Etr 11:30