Roma, 11 maggio 2022 (Agonb) – Svelate nuove prove su come hanno origine le crisi epilettiche: la scoperta, che potrebbe portare allo sviluppo di nuovi farmaci, si deve agli investigatori della Weill Cornell Medicine e della NewYork-Presbyterian ed è stata pubblicata su Brain.
Nello studio sono stati in grado di tracciare le attività dei neuroni in tutto il cervello del pesce zebra larvale durante le convulsioni dimostrando che avevano avuto origine da un eccesso di attività “eccitatoria” rispetto a quella “inibitoria” delle cellule cerebrali in regioni relativamente confinate del cervello, diffondendosi solo quando hanno superato la forte attività inibitoria nelle regioni circostanti.
“La cosa veramente interessante di questo modello è che possiamo visualizzare ogni regione del cervello, e per la prima volta siamo stati in grado di distinguere e tracciare l’attività dei neuroni eccitatori e inibitori”, ha detto il primo autore James Niemeyer. Utilizzando speciali sonde fluorescenti, registrazioni elettriche e una tecnica chiamata microscopia a due fotoni, hanno simultaneamente distinto e monitorato l’attività dei neuroni eccitatori e inibitori nel cervello, prima e durante le crisi indotte da un metodo chimico standard.
Hanno osservato che le convulsioni, in questo modello, tendono a originarsi nel mesencefalo, in siti con un forte squilibrio dell’attività neuronale eccitatoria rispetto a quella inibitoria. Le zone circostanti erano molto più appesantite verso l’attività inibitoria, ed evidentemente per questo motivo hanno potuto resistere, almeno per breve tempo, al diffondersi dell’attività convulsiva dalla zona di avvio. (Agonb) Cdm 09:00.