Roma, 12 maggio 2022 (Agonb) – In un convegno all’Accademia Nazionale dei Lincei sono stati illustrati alcuni dettagli di nuove possibili “armi” contro Parkinson e Alzheimer. Attualmente sono infatti allo studio farmaci e anticorpi monoclonali che sarebbero in grado di bloccare la neurodegenerazione impedendo alle proteine mal ripiegate nel cervello di aggregarsi e formare agglomerati tossici per i neuroni. Il biochimico Maurizio Brunori, professore emerito della Sapienza e presidente emerito della Classe di Scienze Fisiche Matematiche e Naturali dell’Accademia dei Lincei, spiega che “la forma delle proteine è fondamentale per il loro corretto funzionamento nella cellula. Le proteine difettose tendono a legarsi fra loro formando fibrille tossiche che nel tempo diventano sempre più lunghe e numerose. Scioglierle una volta formate è ancora impossibile, mentre un tentativo a cui si sta lavorando con qualche prospettiva di successo è quello di inibire con farmaci e anticorpi ad hoc la formazione dell’agglomerato quando è ancora costituito da poche proteine difettose”. (Agonb) Gta 10:30