Roma, 12 maggio 2022 (Agonb) – Per ora è solo una speranza ma la scoperta di una sorta di “interruttore” nel Dna apre alla possibilità di ripristinare l’udito. Sulla rivista Nature i neuroscienziati dell’americana Northwestern University spiegano che un gene che si chiama TBX2, a seconda che sia acceso o spento, permette di ottenere le cellule ciliate dell’orecchio interno o quelle dell’orecchio esterno. Queste cellule si espandono e contraggono in risposta alla pressione esercitata dalle onde sonore e amplificano il suono per le cellule dell’orecchio interno, le quali a loro volta trasmettono le vibrazioni ai neuroni per consentire la percezione del suono. I ricercatori hanno scoperto che quando il gene è “acceso” la cellula si differenzia in una ciliata dell’orecchio interno, mentre quando è spento porta allo sviluppo di una cellula ciliata dell’orecchio esterno. Riprogrammando le cellule in una sorta di cocktail genetico, gli esperti sperano di poter aiutare il ripristino dell’udito. (Agonb) Gta 12:30