Roma, 17 maggio 2022 (Agonb) – Uno studio guidato da ricercatori del NICO (Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi) dell’Università di Torino spiega la relazione fra l’eterogeneità delle cellule gliali (oligodendrociti, astrociti e microglia), cioè le cellule non neuronali del sistema nervoso centrale, e la loro risposta al danno al Dna, responsabile dell’invecchiamento delle cellule e coinvolto in molte patologie che colpiscono il cervello.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati da Nature Communications. Per chiarire il nesso, gli studiosi hanno puntato l’attenzione sui progenitori degli oligodendrociti, anche detti OPC, cioè le cellule che producono la mielina necessaria per assicurare la conduzione fedele e veloce dei segnali fra i neuroni.
In base alla loro diversa origine di nascita, gli OPC ereditano una diversità che rimane nascosta fino a quando non si trovano in presenza di una lesione, e nello specifico di un danno al loro Dna. Questa eredità latente consiste in una diversa capacità di attivare risposte antiossidanti e, quindi, di sopravvivere in caso di danno. (Agonb) Etr 13:00.