Roma, 17 maggio 2022 (Agonb) – Chi soffre di un deficit uditivo potrebbe avere nuove possibilità di recuperarlo grazie a una sorta di “interruttore” nel Dna che consente di produrre le due tipologie di cellule ciliate sensoriali dell’orecchio.
È quanto emerge da una scoperta realizzata dai neuroscienziati dell’americana Northwestern University, autori di uno studio i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature. La ricerca ha puntato i riflettori sul ruolo svolto dal gene TBX2 che, a seconda che sia acceso o spento, può consentire di ottenere le cellule ciliate dell’orecchio interno o quelle dell’orecchio esterno, queste ultime più vulnerabili a causa del rumore troppo forte, dei farmaci o dell’invecchiamento.
Gli studiosi hanno scoperto che quando il gene in questione risulta acceso, la cellula si differenzia in una ciliata dell’orecchio interno, mentre quando è spento conduce allo sviluppo di una cellula ciliata dell’orecchio esterno. Obiettivo futuro è riprogrammare le cellule di supporto che si trovano già nell’orecchio per farle differenziare in cellule sensoriali. (Agonb) Etr 10:00.