Roma, 24 maggio 2022 (AgOnb) – In circa il 40% dei casi di cecità corneale potrebbe bastare un’iniezione di cellule al posto del complesso e delicato trapianto di cornea. È quanto emerso dal primo congresso nazionale della Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (Siso), svoltosi a Roma dal 19 al 21 maggio, che ha acceso i riflettori su un nuovo approccio che ha l’obiettivo di semplificare l’operazione, velocizzare il recupero del paziente e consentire di curare, con una sola cornea da donatore, un numero compreso fra i 300 e i 500 occhi. Secondo gli esperti, in quasi la metà dei casi di cecità corneale che necessita di un trapianto, il problema è correlato ad una serie di alterazioni dello strato endoteliale profondo. Ciò significa che basta intervenire su questo aspetto per tornare a vedere. Ecco perché eseguire un trapianto di cellule può rivelarsi decisamente più facile rispetto al normale trapianto di cornea. Con questo metodo hanno già recuperato la vista oltre trecento pazienti fra Giappone ed El Salvador. I risultati delle procedure sono stati pubblicati su riviste scientifiche come “New England Journal of Medicine” ed “Ophtalmology”. (AgOnb) Des 12:00