Tamponi a tappeto, screening di massa per scovare i positivi al virus della Sars Cov2: la presenza dei biologi nei laboratori di analisi, durante la fase acuta della pandemia, si è rivelata fondamentale. Un contributo notevole, per non dire prezioso, quello fornito dai “camici bianchi”, senza il quale l’avanzata del Covid non sarebbe mai stata arginata. E’ quanto emerso questa mattina, nei saloni del Palazzo Arcivescovile di Monreale, nel corso della cerimonia per la concessione dell’Attestato di Benemerenza del Rotary Club Palermo Montepellegrino, ai rappresentanti delle professioni sanitarie, delle Istituzioni, della Chiesa, delle Forze Armate, della Polizia, ma anche Civili e Militari, rappresentanti della Scuola, del Sociale, delle Associazioni e del Volontariato, della Ricerca, della Comunicazione e dell’Informazione, per “l’alto valore dell’impegno e del servizio profusi nella costante lotta alla pandemia e per il significativo sostegno e supporto ai cittadini ed alla collettività” e in ricordo del Covid 19. “Un modo tangibile – hanno scritto gli organizzatori – per ringraziare, in questa giornata simbolo: tutti i protagonisti della nostra comunità che hanno saputo fare squadra per affrontare e risolvere, insieme, uno dei momenti più drammatici e critici per il nostro Paese“. Il Rotary Club Palermo Montepellegrino, in collaborazione con l’Associazione Italiana Genitori Regione Sicilia, ha voluto dedicare la benemerenza a tutti coloro i quali, uomini e donne, nella fase dell’emergenza sanitaria, si sono impegnati e messi a disposizione, ciascuno nel proprio ruolo, per portare il proprio sostegno e contributo a favore delle persone in difficoltà e dell’intera collettività. Tra questi, ovviamente, non potevano mancare i Biologi, schierati in prima linea, fin dal primo giorno dell’emergenza, nella lotta al virus. Nell’occasione, i Biologi siciliani sono stati rappresentati dal dott. Pietro Miraglia, componente del Consiglio e vicepresidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, il quale, nel portare l’indirizzo di saluto dell’ONB a tutti i partecipanti, ha voluto ringraziare, a nome dell’Ordine, il Rotary Club Monte Pellegrino di Palermo per questa “meravigliosa iniziativa”. “Non possiamo dimenticare – ha sottolineato Miraglia – che troppo spesso abbiamo messo al primo posto l’economia e trascurato la sanità”. “Ricordiamo allora i 166mila deceduti a causa del Covid. Gente che è morta lontana dall’affetto dei propri familiari. Da sola. Ricordiamo queste persone che oggi non ci sono più” ha rimarcato ancora il rappresentante dell’ONB tra gli applausi. L’Ordine dei Biologi, ha quindi sottolineato Miraglia “con i suoi 53mila iscritti” è stato “in prima linea nella lotta al coronavirus, negli ospedali, nei centri vaccinali. Abbiamo impiegato 12mila biologi nel Sud Italia grazie ai quali, mettendo a punto gli insegnamenti della biologia molecolare, sono stati prodotti e lavorati migliaia e migliaia di tamponi. Il tutto senza dimenticare il contributo fornito dai nostri ricercatori, i primi ad isolare il virus in Italia”. Infine Miraglia ha volto ricordare il contributo fornito dai biologi nei laboratori di analisi cliniche private: “nel momento più drammatico della pandemia le strutture pubbliche hanno chiuso i battenti al cittadino, così migliaia e migliaia di pazienti si sono riversati nei laboratori dove hanno ricevuto sostegno e assistenza”. Infine, anche noi biologi abbiamo avuto perdite umane”. “La gente deve ricordare, non dimenticare” ha concluso Miraglia.