Roma, 30 maggio 2022 (AgOnb) – Un nuovo studio coordinato da Lude Franke, dell’Università olandese di Groningen, suggerisce che anche la genetica abbia giocato un ruolo nel modo in cui gli individui hanno gestito e sopportato lo stress legato alla pandemia di coronavirus. La ricerca, basata sull’analisi del Dna di oltre 27mila individui nei Paesi Bassi donatori di materiale genetico ad una biobanca, ha consentito di osservare che la maniera in cui una persona percepisce la propria qualità di vita dipende da un mix di fattori, sia esterni sia genetici: una combinazione di educazione e natura. Mettendo a confronto i dati a disposizione, gli esperti hanno infatti registrato come alcuni individui fossero aiutati a preservare un buon livello di benessere psicofisico nel corso della pandemia da una predisposizione genetica. L’impatto di quest’ultima sul proprio benessere e sulla qualità della vita, col passare del tempo, andava progressivamente aumentando per alcuni soggetti, potenzialmente per via dell’isolamento sociale richiesto dalle misure di contenimento del virus. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulle pagine della rivista specializzata “PLOS Genetics”. (AgOnb) Des 12:00