Roma, 10 giugno 2022 (Agonb) – C’è un indizio nascosto in un fossile che ci racconta come il lungo collo delle giraffe potrebbe essersi evoluto per tirare testate più forti durante i combattimenti per l’accoppiamento e non, come spesso si è creduto, per arrivare raccogliere le foglie più alte. A spiegarlo sono alcuni ricercatori dell’Accademia cinese delle Scienze dell’Istituto di paleontologia e paleoantropologia dei vertebrati (Ivpp) in uno studio pubblicato su Science. Attraverso un fossile di una sorta di “cugino” delle giraffe vissuto in Cina 17 milioni di anni fa, chiamato il fossile di Discokeryx xiezhi, gli scienziati sono infatti giunti a nuove conclusioni del noto animale. Il fossile, che comprende un cranio completo e quattro vertebre cervicali, “presenta molte caratteristiche uniche tra i mammiferi, incluso lo sviluppo di un grande ossicono simile a un disco al centro della testa” che ricorda un elmetto, spiegano gli esperti. Partendo da questo, secondo alcuni modelli sulle potenziali forze a cui cranio e vertebre avrebbero potuto resistere durante diversi tipi di impatto, gli esperti hanno dimostrato che l’antico giraffoide potrebbe essere stato il vertebrato meglio adattato agli impatti testa a testa ad alta velocità. (Agonb) Gta 10:00