La commissione Ambiente terrestre e Marino del CNBA dell’Ordine Nazionale dei Biologi organizza il convegno dal titolo “Il Mare prezioso scrigno di Biodiversità: conoscerlo per difenderlo. Ecologia, Risorse e Criticità dell’Ecosistema Marino”
L’evento si terrà il 23 e 24 giugno 2022 a Pula (Cagliari) e sarà articolato in una parte di talk show, dalle 14:00 alle 20:30 nella giornata del 23 giugno, e una parte pratica sul campo alla Laguna di Nora, nella giornata del 24 giugno.
RAZIONALE
La salute e il benessere dell’uomo sono intimamente legati allo stato dell’ambiente. Ambienti naturali di buona qualità forniscono i bisogni primari, in termini di aria e acqua pulite, terra fertile per la produzione alimentare, input energetici e materiali per la produzione. Sempre più, la salute del mare è intimamente legata alla nostra salute. L’uso intensivo del mare e il deflusso da fonti di inquinamento terrestre sono solo due dei molti fattori che stressano i nostri fragili ecosistemi e mettono contestualmente sempre di più a rischio la salute umana.
Malattie infettive trasmesse dall’acqua, tossine della fioritura algale, frutti di mare contaminati, inquinanti chimici e presenza di plastiche sono segnali. Non è solo la salute pubblica che può essere minacciata; anche le nostre economie costiere potrebbero essere a rischio.
Per cercare di collegare quantitativamente i livelli di inquinanti ai loro effetti ecologici, oggi si stanno utilizzando tecniche di valutazione integrata che comprendono analisi chimiche e strumenti biologici; questo anche per i nuovi contaminanti per i quali non sono state ancora sviluppate ed utilizzate tecniche analitiche adeguate, quali le micro- e nano-plastiche. Idealmente, si cerca di rilevare gli effetti causati dagli inquinanti prima che siano seriamente danneggiati gli ecosistemi, una specie di preavviso teso a consentire l’adozione di misure per evitare danni ecologici.
D’altra parte il mare è una fondamentale sorgente alimentare, la cui importanza continua a crescere. La pesca, con 74 milioni di tonnellate e l’acquacoltura, con 82 milioni di tonnellate di prodotto, forniscono già ora oltre il 17% delle proteine animali che raggiungono la tavola. Ma non si tratta evidentemente di sole proteine, dal momento che tra popolazioni con elevato consumo pro-capite di prodotti ittici (Giappone, Groenlandia) e popolazioni a consumo minimo o nullo, esiste una differenza di 400 decessi/anno per 100.000 abitanti, calcolati per qualsiasi causa, inclusa la depressione.
I prodotti ittici però per essere sani, non devono veicolare microorganismi patogeni, sostanze tossiche o micro- e nano-plastiche.
La sfida da affrontare è quindi di mantenere la salute e la biodiversità del mare, anche al fine di poterne ancora usufruire in modo sostenibile le sue risorse.
L’evento è aperto anche a ingegneri, architetti, naturalisti, geologi, agronomi e forestali.
Per poter partecipare si prega di inviare una email a: ambiente@onb.it