Roma, 23 giugno 2022 (Agonb) – Tumore del colon retto: il consumo di pesce in scatola ridurrebbe il rischio di insorgenza. È quanto sostengono i ricercatori dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS di Milano in uno studio condotto nell’ambito delle attività dell’Italian Institute for Planetary Health in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e pubblicato su Nutrients. I risultati ottenuti hanno messo in evidenza una riduzione del 34% circa del rischio di insorgenza di questo tipo di tumore nei soggetti che consumavano almeno due porzioni alla settimana di pesce in scatola sott’olio (pari a 80 grammi ciascuna).
“I risultati – spiega Carlotta Franchi, ricercatrice del dipartimento di politiche per la salute dell’Istituto Mario Negri e coordinatrice scientifica di IIPH – sono un ulteriore passo avanti per sostenere che il consumo di pesce in scatola sott’olio può essere incluso all’interno di una dieta sana ed equilibrata, essendo minimamente processato, perché cotto a vapore, pulito, messo sott’olio e inscatolato senza conservanti. Le implicazioni per la salute pubblica possono essere molto rilevanti. Parliamo infatti di un tumore che presenta elevata incidenza e alta mortalità, sia nei Paesi ad alto reddito che in quelli a basso e medio reddito, e di un alimento sempre più consumato, grazie alla sua praticità e la sua accessibilità economica”.
“È possibile che i benefici siano collegati al contenuto di acidi grassi omega-3 o ad altri nutrienti presenti nel pesce stesso”, aggiunge Barbara D’Avanzo, ricercatrice del dipartimento di politiche per la salute dell’Istituto Mario Negri. (Agonb) Cdm 11:00.